Il 20 maggio 1923, in treno e sotto scorta, l’ultimo sultano-califfo dell’Impero ottomano arriva a Sanremo e si installa, per quella che crede la parentesi di un breve esilio, nella villa già abitata da Alfred Nobel. Maometto VI coltiva la speranza di tornare in patria da vincitore e attende il crollo di Mustafa Kemal, il generale che lo ha detronizzato e ha fondato una nuova Turchia.
Per tre anni l’esule lavora alla realizzazione del suo obiettivo: difende il proprio ruolo di capo della dinast ia contro il cugino a Nizza, riceve emissari di una società segreta islamica, incontra il re d’Italia al Casinò, si congratula con Mussolini per lo scampato pericolo di un attentato, dà fondo al denaro che si era portato da Costantinopoli e tenta approcci con il Vaticano per un’inedita alleanza tra islamici e cattolici contro l’ateismo che avanza da Est.
La sua corte è popolata da spie, mogli infedeli, eunuchi ubriaconi, feroci circassi con il demone della roulette, parenti spericolati e un med ico depresso che un giorno viene trovato con un proiettile nella testa. Suicidio o omicidio?
A chi toccherà la prossima volta?
Cosa sta succedendo all’ombra del grande parco contiguo a quello dove vive il piccolo Italo Calvino?
La magistratura italiana inizia caute indagini e i carabinieri intensificano la sorveglianza della villa.
Riccardo Mandelli ricostruisce in questo libro una storia avvincente e mai raccontata prima, in cui si intrecciano le trame britanniche per assicurarsi il petr olio iracheno e abolire l’istituzione panislamica del califfato, le velleità coloniali del fascismo, la strenua lotta di Atatürk per creare uno stato laico.
Attraverso la storia di Maometto VI Vahdeddin e l’agonia del grande impero che da secoli incombeva sull’Europa appaiono in una luce sorprendente le contraddizioni che ancora oggi lacerano il Medio Oriente voluto dalle potenze occidentali dopo la prima guerra mondiale.
domenica 29 maggio 2011
Saggi: "L'ultimo sultano" di Riccardo Mandelli
Saggio storico / Quarta di copertina.
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