domenica 5 giugno 2011

USAM XL: "Minuti conati" di B. Bacardi

Recensioni della XL edizione di USAM di Edizioni XII.
La fine era cominciata quando, tramite un link schiacciato non ricordo dove, approdai nel forum di edizioni XII.
Gran bel posto e con un mucchio di stimolanti iniziative per cimentarsi e imparare a scrivere meglio. Oltre ai concorsi a lungo respiro e spettacolarizzati da un’accattivante grafica, ogni mese nel forum c’erano tre tipi di tornei per scrittori: Ulam, Usam e Minuti Contati.
I primi due erano belli e interessanti, ma il terzo: Minuti Contati, era lavoro fuori orario. Nel senso che metteva alla prova la resistenza e i livelli di adattamento e frustrazione di ogni singolo partecipante. In una data ics, a ora ics e minuti ics, l’Aguzzino - questo era il perverso ma appropriato nome del moderatore del torneo letterario - dava il via alle danze, e chiunque volesse parteciparvi poteva farlo. Quindi, a patto di rispettare: traccia, numero massimo dei caratteri e termine entro il quale si doveva postare il proprio racconto, di solito un paio d’ore, si era in gara.
Fenomenale...
(continua

Commento


1. Prefazione
Devo dire che la sindrome da Minuti Contati ha colto a suo tempo anche me, come la sindrome da USAM che persiste tuttora. È bello aspettare l'ora fatidica col dito sul tasto che refresha il browser, controllare l'orario, osservare quali pagine leggono gli avversari, finché non compare il post fatidico che elenca tracce, tempi di consegna e numero di caratteri. Inutile dire che questo è durato solo un paio di edizioni, poi purtroppo il mondo reale ti reclama, si perde la concentrazione e le edizioni ti sfuggono di mano, tra impegni "importanti" e imperdonabili dimenticanze.
In questo racconto quindi sono entrato in empatia col protagonista, per quanto riguarda la sua ossessione, un po' meno per altri aspetti, come la sua misoginia sfrenata.

2. Quarta di copertina
I pericoli di Internet sono innumerevoli: pedofili, spacciatori di pillole miracolose, dipendenza da chat, appuntamenti al buio con donne che si rivelano uomini ecc.
Ma ora c'è una nuova minaccia ancora più subdola e pericolosa: i concorsi letterari on-line a sorpresa. Minuti Contati di Edizioni XII è uno di questi. A quali livelli di abbrutimento può condurre il tentacolare Minuti Contati? Per scoprirlo non resta che leggere tutto d'un fiato questo racconto, magari sorseggiando piacevolmente un Bacardi.

3. Trama
Un aspirante scrittore viene irretito dalla passione per un concorso letterario on-line. Voglioso di dimostrare il proprio valore, aspetta con impazienza l'inizio della gara, incollato al proprio computer. Passano le ore, i giorni, ma del concorso non c'è alcuna traccia. Allora il nostro intraprendente autore si organizza per resistere ad oltranza, schiavizzando la moglie. Alla fine capirà che l'attesa è stata vana, e scoprirà la terribile vendetta della consorte che, esasperata dalle angherie del marito, riesce a emanciparsi: gli ha tagliato le gambe e gliele ha fatte mangiare, nascoste negli stuzzichini con cui lo nutriva, condannandolo a una morte lenta.

4. Personaggi
A parte il "Minuti Contati" che aleggia come una sorta di terzo personaggio della vicenda, tra il marito-protagonista e la moglie-spalla non c'è molta storia: il marito, grazie al flusso di coscienza quasi continuo che ci presenta le sue aspirazioni e frustrazioni, domina ovviamente la scena. In certi momenti ricorda molto il Fantozzi incollato al televisore in attesa dell'inizio di una partita della nazionale, con la Pina che lo serve a ne subisce le umiliazioni.
Sicuramente è un personaggio eccessivo, ma adatto a questo tipo di racconto così sopra le righe. Per questo la moglie scompare nel confronto: anche se il lettore può sospettare che qualcosa covi sotto il tavolo, la ribellione, con gli esiti terribili che ne sono derivati, arriva inaspettata. Non è un male, visto che il colpo di scena finale è così assurdo che nessuno può intuirlo, ma forse era opportuno disseminare qualche indizio in più per gratificare i lettori più perspicaci.

5. Struttura
Piuttosto lunga la fase di preparazione, con la presentazione del contesto in cui il protagonista si trova ad agire. Le descrizioni iniziali sono divertenti per chi conosce l'ambiente, ma appesantiscono con troppe informazioni non essenziali chi è al di fuori: ci vogliono, almeno in parte, ma non si deve avere l'impressione di leggere il regolamento del concorso.

6. Ambientazione
Ottima nella parte iniziale. Per una volta mi sono trovato di fronte un'ambientazione che non ho faticato a comprendere. Il fatto che la conosca bene può aver colmato certi buchi che un lettore ignaro del contesto potrebbe rilevare, ma non mi pare che ce ne siano.
Nella parte conclusiva, invece, non ho colto tutti i riferimenti a romanzi e autori, perciò la spiegazione del perché la moglie si sia vendicata in quel modo così particolare non l'ho molto compresa.

7. Stile
Lo stile è essenziale, molto personale, sarcastico e corrosivo quanto serve. L'eccesso di certe immagini è adatto al tipo di storia, e senza di esse sarebbe stato inutile raccontarla. Efficace l'uso di certe frasi ripetute (il "se lo merita" tanto per fare un esempio, che viene brillantemente ripreso nella conclusione), che sottolineano l'ossessione che tormenta la psiche del protagonista e ne seguono lo sviluppo nel corso del racconto.

8. Conclusioni
Un racconto particolare, con una conclusione che è un vero pugno nello stomaco. È perfetto così com'è? Probabilmente sì, ma ci sono un paio di considerazioni che mi fanno pensare, forse sbagliando, che ci siano margini di miglioramento.
La prima riguarda il legame così stretto tra il racconto e un contesto ben preciso (quello di Minuti Contati) che è estraneo ai più. Ad alcuni viene spontaneo, quando si scrive un racconto per MC, di creare un metaracconto che parli del concorso stesso. In questo caso, l'esito mi è sembrato accettabile, ma in altri si corre il rischio di scriversi addosso. Se si riuscisse a decontestualizzare e il racconto risultasse ancora accettabile, sarebbe la prova della sua efficacia, al di là dello sfondo che lo sostiene.
La seconda invece è relativa alla conclusione. Non mi riferisco al fatto che sia verosimile o meno (cosa c'è di verosimile in questo racconto?), quanto al fatto che arrivi davvero inattesa, senza che venga fornito alcun indizio al lettore. Potrebbe essere opportuno anticipare le citazioni finali, quelle che spiegano il perché di una vendetta così particolare, durante le scene dell'attesa dell'inizio del concorso, magari descrivendo cosa si sarebbe apprestato a scrivere il protagonista non appena il concorso fosse iniziato.
Un'ultima perplessità riguarda il titolo: Minuti Conati. Sembra quasi suggerire che il racconto è un solo divertissement nato da un'assonanza, per cui il finale risulta pretestuoso: Contati->Conati->Vomito->Cannibalismo->Amputazione->Vendetta ecc. Quel titolo fa pensare d'aver letto un qualcosa che era solo fine a se stesso.

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