sabato 4 giugno 2011

USAM XL: "Conosci te stesso" di Juri TNT

Recensioni della XL edizione di USAM di Edizioni XII.
I ragazzi e le ragazze ballano tra ombre volteggianti. La musica guida i corpi. È un richiamo ancestrale, troppo potente. Le anime dei maschi e delle femmine sussultano e vogliono incontrarsi.
Siria si sente bruciare il sangue. Edoardo la sta guardando con un guizzo di malizia negli occhi. Lei sorride e abbassa lo sguardo, ha paura che lui capisca. Edoardo è bellissimo, ha il volto scolpito e armonioso come una statua. E poi lei, con le all-star, i jeans e la maglietta dei Led Zeppelin, si sente inadeguata accanto a lui, in stivali e camicia nera.
Nel torrente dei corpi avviluppati, Siria cerca Linda, che magari si sta divertendo col compagno di Edoardo, quello tarchiato. Invece Siria incrocia lo sguardo di Bernardo. È fosco, forse arrabbiato, e lui con quel barbone fa quasi paura. Una parte della mente di Siria si dispiace per Bernardo, lei sa che ci vorrebbe essere lui al posto di Edoardo. Ma Siria non ha voglia di pensarci. Conosce Edoardo da un’ora e il fuoco che prova dentro brucia sempre più forte. Lei ruota, schiacciando la schiena contro il petto di lui. Sotto la camicia sente i muscoli, e senza volere si succhia le labbra.
Bernardo...
(continua

Commento

  1. Prefazione
    Mi piacciono i film e i telefilm di arti marziali e, ai miei tempi, ne ho fatto scorpacciate, soprattutto dei classici di Bruce Lee, Karate Kid, la serie Kung fu, recentemente i film di Jackie Chan ecc., ma non ho mai letto nulla in proposito. In questo racconto c'è il lodevole tentativo di portare la coreografia di un combattimento sulla carta. Non ho idea se ci siano modelli canonici a cui riferirsi, ma leggendo questo racconto mi sono reso conto che la trasposizione su carta non è per nulla semplice.
  2. Quarta di copertina
    Una normale serata in discoteca all'insegna del divertimento si può trasformare in un incubo? Il pericolo è sempre dietro l'angolo, anche nella normalità della vita, e occorre trovare in se stessi la forza per affrontarlo e vincerlo. Ecco la sfida che Siria dovrà affrontare.
  3. Trama
    Tutto comincia in una discoteca dove i giovani si incontrano e lasciano sbocciare e sfiorire i loro amori. Amori corrisposti e non corrisposti; incontri con perfetti sconosciuti con i quali nasce subito molto più di una simpatia, mentre amicizie di lunga data non riescono ad andare oltre. Purtroppo un malaugurato incontro si rivela letale: un branco di ragazzi appena conosciuti cerca di violentare due ragazze, dopo aver messo fuori combattimento un loro amico. Ne nasce una lotta furiosa che vedrà la protagonista vincitrice grazie alla propria conoscenza delle arti marziali.
  4. Personaggi
    I comprimari risultano piuttosto confusi. È necessaria una presentazione che li caratterizzi maggiormente perché nella confusione della discoteca non è facile capire chi sia chi. I nomi, piuttosto comuni, non aiutano. In particolare manca qualche immagine forte che permetta al lettore di individuarli, per memorizzare quali siano le loro caratteristiche.
    Piuttosto efficace l'introspezione della protagonista mentre subisce violenza. Il ritmo spezzato delle frasi rende evidente il crescendo del dramma e le tappe della presa di coscienza che porterà alla reazione e al riscatto.
    Un problema nella logica del racconto è piuttosto evidente: se Siria è una karateka, o comunque lo è stata, è molto strano che si ricordi solo dopo molto tempo di sapere come difendersi. Infatti, fino a un certo punto l'unica speranza sembra riposta in Bernardo, poi dopo aver subito a lungo e aver pronunciato dei "no" nella sua mente, Siria si "ricorda" di possedere un'arma, il karate. Mi sembra poco relistico.
  5. Struttura
    Si possono individuare alcuni momenti ben distinti. La presentazione dei personaggi nella discoteca, la decisione di aggregarsi ai nuovi amici, le aggressioni seguite dalla violenza, il combattimento, la morale.
    Come si diceva all'inizio, la presentazione non è efficace perché troppo confusa. Molto meglio invece la scena della violenza, giocata sui pensieri e le sensazioni della protagonista. Risulta invece troppo lungo il combattimento: siamo abituati a lunghe scene di lotta, ma la varietà delle coreografie permette di non annoiarsi. Nelle scene qui descritte, invece, si nota una certa ripetitività.
  6. Ambientazione
    L'ambientazione è molto schematica e si appoggia quasi completamente al lettore. Si parla di una discoteca e non la si descrive, quindi il lettore colma le lacune con la sua immaginazione. E così la scena del combattimento avviene in un luogo indistinto, che rende la vicenda quasi onirica, soprattutto quando le descrizioni passano a cogliere pensieri e sensazioni. Questa scelta non è di per sé un male, infatti il combattimento successivo sembra quasi svolgersi fuori dal tempo e dallo spazio, in una dimensione parallela in cui dominano il controllo delle proprie emozioni e del proprio corpo, più che le leggi della fisica.
  7. Stile
    Lo stile risulta essenziale. Frasi spezzate, minime descrizioni. Adatto per seguire il ritmo di un combattimento, ma poco adeguato a formare nella mente del lettore un'immagine chiara di ciò che avviene.
  8. Conclusioni
    Il tentativo risulta lodevole, ma la mia impressione è che non sia del tutto riuscito. Non si tratta solo della difficoltà di rendere visibili i dettagli di una lotta, di per sé già un bel problema, ma anche di aver esagerato in alcune parti (il lungo combattimento) a scapito di altre (le scarne descrizioni inziali).
    Normalmente è da evitare la conclusione troppo didascalica, con morale zen annessa, ma in un racconto di questo genere ci può stare, e magari il lettore se l'aspetta.

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